Guide agli investimenti

Per investire il proprio denaro è necessario identificare gli obiettivi in relazione alla propria propensione al rischio.

Gli investimenti possono avere diversi livelli di rischio, correlati al loro potenziale rendimento.

Una volta stabilito il livello di rischio è necessario valutare anche l'orizzonte temporale, entro cui raggiungere gli obiettivi: è considerato breve se va da 1 a 5 anni, medio se va da 5 a 10 e lungo se contempla un arco di tempo di oltre 10 anni. Se l'orizzonte temporale è lungo, è consigliabile un investimento dal profilo di rischio più alto, perché anche se ci saranno alti e bassi nel rendimento, negli anni la possibilità di recuperare eventuali perdite e di ottenere buone performance è superiore. In questo tipo di investimenti, i rialzi o i ribassi quotidiani non hanno grossa rilevanza, perché quello che conta è il loro valore nel tempo. Se invece l'orizzonte temporale è breve, sono preferibili gli investimenti a basso rischio.

Diversificare

Per ridurre il livello di rischio, la strategia più adatta è quella di ripartire il tuo capitale tra diversi tipi di investimenti.

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I fondi di investimento

Un fondo comune di investimento è uno strumento finanziario che permette di unire i risparmi di più soggetti, che si affidano a società specializzate. I fondi si distinguono in base ai loro obiettivi di investimento. A seconda della loro tipologia e del loro profilo di rischio suddividono il capitale in modo differente tra obbligazioni, azioni, liquidità e immobili, ripartendo così anche il rischio d'investimento.

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Oneri e commissioni

Il TER (Total Expense Ratio) indica le spese operative annuali di un fondo, e corrisponde alla commissione di gestione annua sommata alle eventuali spese aggiuntive per la gestione del fondo (spese legali, amministrative e di custodia del patrimonio, che vengono pagate annualmente). La commissione di ingresso viene invece talvolta richiesta dalle società di gestione per coprirne le spese amministrative, di commercializzazione e consulenza, mentre la commissione di conversione ("switch") va corrisposta se si trasferiscono quote da un fondo all'altro. Le commissioni di uscita sono infine applicabili solo al momento della vendita delle quote del fondo.