Corporate Governance

La Corporate Governance rappresenta il sistema attraverso il quale l’impresa è gestita e controllata: essa identifica le regole e le procedure, a ogni livello, finalizzate ad assicurare la corretta gestione dell’impresa in termini di governo e controllo, e disciplina le relazioni tra i vari attori coinvolti (gli “stakeholders”, ovvero i “portatori di interessi”).

Per Banca Reale, gli attori principali sono i Clienti innanzi tutto, ma anche il personale, i fornitori, le controparti, il Consiglio di Amministrazione e gli Azionisti. Banca Reale non è quotata su mercati regolamentati, non fa parte di alcun gruppo bancario e ha un assetto proprietario ben delineato e stabile (95% Società Reale Mutua di Assicurazioni e 5% Italiana Assicurazioni SpA, a sua volta controllata interamente dalla Società Reale Mutua di Assicurazioni).

L’efficacia dei sistemi di governo dell’impresa ne qualifica il livello di responsabilità sociale. In questo campo, Banca Reale pone tra i suoi principali obiettivi:

  • il rafforzamento della reputazione dell’impresa;

  • la minimizzazione dei rischi attraverso un adeguato sistema dei controlli interni

  • l’equilibrio dei poteri;

  • la diligenza, la correttezza e la trasparenza, nell'interesse dei clienti e per l'integrità dei mercati.

Il quadro complessivo della Corporate Governance di Banca Reale è definito secondo la normativa primaria e regolamentare attualmente vigente, nonché le direttive europee, ove applicabili, ed è in linea con lo Statuto Sociale.

Informativa al pubblico in materia di governo societario
  • Gli organi sociali

    Banca Reale ha adottato, quale sistema di amministrazione e controllo, il modello cosiddetto “tradizionale”, caratterizzato dalla presenza dell’Assemblea degli Azionisti e da due Organi entrambi di nomina assembleare, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale.

    Per saperne di più

  • Codice Etico

    Il contesto del Codice Etico

    Il Codice Etico si pone al centro del percorso di Sostenibilità che il nostro Gruppo persegue con impegno, anche a motivo del proprio spirito mutualistico. Siamo infatti responsabili verso tutti coloro che appartengono all’ambito in cui operiamo.

    Per questo motivo, abbiamo scelto di perseguire uno sviluppo sostenibile, puntando a raggiungere risultati economici di rilievo ma sempre nel segno dell’etica. In tale contesto, il Codice Etico è il faro che orienta l’attività di ciascuno di noi; descrive i nostri cinque valori fondanti (integrità, responsabilità, coesione, innovazione e centralità della persona), ispirati al concetto della mutualità e destinati a guidare i nostri comportamenti verso gli altri.

    Il Codice Etico di Reale Group, inoltre, comprende tutte le Società e si rivolge a tutti i portatori di interesse: coloro che lavorano con e per il Gruppo. Parliamo di Dipendenti, ma anche di Amministratori, Intermediari, Fornitori e Fiduciari, Azionisti e Autorità di Vigilanza, oltre alla Collettività intera. Al centro, come sempre, abbiamo posto i Soci/Assicurati-Clienti, con cui condividiamo i nostri valori.

    Più che un insieme di regole, una guida per il lavoro di ogni giorno

    Il Codice esplicita inoltre i principi di comportamento del Gruppo, che legano i valori alla nostra vita di tutti i giorni. Infatti, l’agire sostenibile e la crescita nascono anche lavorando in modo costruttivo e corretto con le persone che incontriamo e dialogando con loro.

    Per qualsiasi segnalazione relativa a violazioni, o sospetto di inosservanza del Codice Etico, è possibile scrivere al seguente indirizzo: etica@bancareale.it

    Consulta il Codice Etico

  • Sistema dei controlli interni

    Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo della banca; esso assicura che l’attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione. Il sistema dei controlli interni è costituito dall’insieme di regole, funzioni, strutture, risorse, processi e procedure volti ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:

    • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;

    • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della banca (Risk Appetite Framework - RAF);

    • salvaguardia del valore delle attività e protezione delle perdite;

    • efficacia ed efficienza dei processi aziendali;

    • affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;

    • prevenzione del rischio che la banca sia coinvolta, anche involontariamente, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l’usura e il finanziamento al terrorismo);

    • conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne.


    Banca Reale, proporzionalmente alle proprie dimensioni e caratteristiche operative e alla natura e intensità dei rischi aziendali, prevede una gestione dei rischi che coinvolge tutti i livelli dell’impresa e trova attuazione nel Sistema dei Controlli Interni articolato secondo tre tipologie di controlli:

    • controlli di linea, finalizzati ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni ed effettuati dalle strutture operative o incorporati nelle procedure informatiche di supporto. Inoltre, si sottolinea che i controlli di linea della banca perseguono l’obiettivo di presidiare puntualmente ogni attività aziendale attraverso verifiche, riscontri e monitoraggio, la cui esecuzione compete gli addetti delle stesse unità di business.

    • Controlli sui rischi e sulla conformità che hanno l’obiettivo di assicurare tra l’altro la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi, il rispetto dei limiti operativi assegnati alle varie funzioni e la conformità dell’operatività aziendale alle norme, incluse quelle di autoregolamentazione. Le funzioni preposte a tali controlli sono distinte da quelle produttive; esse concorrono alla definizione delle politiche di governo dei rischi e del processo di gestione dei rischi. La funzione Risk Management è coinvolta nella definizione del livello di rischio accettato e nell’elaborazione delle politiche governo dei rischi e delle varie fasi che costituiscono il processo di gestione dei rischi, nonché nella fissazione dei limiti operativi all’assunzione delle varie tipologie di rischio. Verifica, inoltre, nel continuo l’adeguatezza di tali politiche, processo e limiti, monitorando l’evoluzione dei rischi aziendali e il rispetto dei limiti operativi all’assunzione delle varie tipologie di rischio. La funzione Compliance e Antiriciclaggio presiede, secondo un approccio risk based, alla gestione del rischio di non conformità (rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative, ovvero di autoregolamentazione) e del rischio di riciclaggio (che attiene l’utilizzo dei proventi derivanti da attività criminali in attività legali, con la finalità di occultarne la provenienza illecita tramite operazioni atte a ostacolare la ricostruzione dei movimenti di capitale) con riguardo a tutta l’attività aziendale verificando che le procedure interne siano adeguate a prevenire tali rischi.

    • Attività di revisione interna, affidata alla funzione Internal Audit. Tale funzione è volta, da un lato, a controllare, in un’ottica di controlli di terzo livello, anche con verifiche in loco, il regolare andamento dell'operatività e l’evoluzione dei rischi e, dall'altro, a valutare la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità e l’affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli organi aziendali i possibili miglioramenti.


    Il corretto funzionamento del sistema dei controlli interni, nell’ottica di una corretta interazione tra tutte le funzioni aziendali e organi con compiti di controllo, si basa sulla proficua interazione nell’esercizio dei compiti (di indirizzo, di attuazione, di verifica, di valutazione) fra gli organi aziendali e le funzioni di controllo, fermo restando la reciproca indipendenza.

  • Sistema di gestione dei rischi

    Banca Reale ha adottato una struttura di governance volta a facilitare la definizione e il monitoraggio delle linee guida di governo dei rischi. Le policy di gestione dei rischi costituiscono il quadro legale/formale per l’assunzione e la gestione dei rischi nella banca. Il Consiglio di Amministrazione ha il compito di recepire le politiche di governo dei rischi mediante l’assunzione di una specifica delibera. Per tutti i rischi rilevanti per la propria attività siano definiti principi, regole e strumenti per la relativa assunzione e gestione. L’implementazione della strategia generale per la gestione del rischio di Banca Reale è garantita attraverso:

    • identificazione e misurazione della propensione al rischio a livello generale e per singola tipologia di rischio, tenendo conto della strategia aziendale, del contesto operativo interno ed esterno della banca;

    • adozione di adeguati strumenti per l’identificazione e la misurazione di ogni singolo rischio a cui la banca è esposta, soprattutto in termini di requisiti patrimoniali e di liquidità, nonché per la definizione dei limiti attuali/target e dei meccanismi di gestione e orientamento;

    • traduzione degli obiettivi strategici in linee guida per l’assunzione e la gestione dei rischi;

    • definizione di un quadro organizzativo di gestione del rischio adeguato che indichi chiaramente le responsabilità esecutive.


    Oltre a quanto sopra dettagliato, a sostegno dell'implementazione della strategia di gestione del rischio della banca, sono in vigore i seguenti principi di natura organizzativa:

    • la struttura organizzativa della banca è orientata a garantire la separazione delle responsabilità tra chi assume e chi presidia i rischi. Ciò con l’obiettivo di evitare conflitti di interesse in materia di gestione e limitazione/controllo del rischio;

    • la consistenza patrimoniale, il requisito patrimoniale a fronte dei vari rischi e l’equilibrio della liquidità costituiscono i principali parametri di gestione presso la banca;

    • le politiche di gestione dei rischi adottate dalla banca, sono orientate a un monitoraggio tempestivo e coerente dei rischi;

    • la banca implementa sistemi di reporting, ovvero flussi informativi che consentano la rilevazione tempestiva e coerente dei rischi aziendali;

    • la documentazione a supporto dell’identificazione e della misurazione dei rischi è redatta in modo chiaro, tracciabile e archiviata in modo completo;

    • la banca assicura la piena conformità dei presidi in materia di gestione dei rischi alle vigenti normative.


    Le politiche e, più in generale, la strategia di gestione del rischio di Banca Reale e i principi circa l’assunzione e la gestione dei rischi sono oggetto di continuo monitoraggio e di periodico aggiornamento.
    L’aggiornamento delle politiche di gestione dei rischi della banca può rendersi necessario a esito dell’attività svolta nel continuo dalle funzioni del sistema dei controlli interni. Nell'ambito della strategia di gestione del rischio, la propensione al rischio e il profilo di rischio della banca (esposizione effettiva e obiettivo/target) sono definiti in base al modello della capacità di assunzione del rischio.

    Banca Reale, a partire dall’anno 2008, ha sviluppato il processo ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process) secondo le vigenti disposizioni di Vigilanza. L’obiettivo è il controllo e monitoraggio complessivo dello stato di adeguatezza patrimoniale, corrente e prospettica, della Banca.
    Tale processo è sottoposto a revisione ordinaria, sotto il profilo metodologico a cura della funzione Risk Management , sotto il profilo normativo dalla funzione Compliance e sotto il profilo procedurale dalla funzione Internal Audit con il supporto, per i relativi ambiti di competenza, delle funzioni operative. E’ sottoposto altresì a revisione straordinaria ogni qual volta la Banca presenti un’esposizione potenziale a nuovi rischi rilevanti da valutare (ad esempio per effetto dell’ingresso in nuovi mercati/segmenti di operatività) e/o quelli precedentemente individuati palesino caratteristiche nuove che facciano mutare l’esposizione al rischio della Banca.

    I principali rischi a cui la Banca è esposta sono i seguenti: rischio di credito, rischio di mercato, rischio operativo (appartenenti al primo pilastro), rischio di concentrazione, rischio di tasso di interesse del portafoglio bancario, rischio di liquidità, rischio residuo, rischio strategico, rischio reputazionale, di outsourcing e compliance (appartenenti al secondo pilastro).

  • Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231 e l'Organismo di Vigilanza della Società

    Banca Reale, sensibile all’esigenza di assicurare condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione delle attività aziendali e consapevole dell'importanza di dotarsi di un sistema di controllo idoneo a prevenire la commissione di comportamenti illeciti, ha deliberato l'adozione del Modello di Organizzazione, gestione e controllo ex D.lgs. 231/2001 nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 17 novembre 2005, costituendo nel contempo l’Organismo di Vigilanza atto a valutare l’adozione e l’efficace adozione del Modello stesso ai sensi del Decreto. Il Modello della banca, documento in continuo divenire, è un sistema strutturato ed organico di procedure, regole comportamentali e disposizioni organizzative che pervade l’intera l’attività aziendale. A seguito dei cambiamenti legislativi e organizzativi successivi alla prima redazione del documento, il Consiglio di Amministrazione provvede, quando ve ne sia l'esigenza, all'aggiornamento del Modello stesso. Ai fini di un migliore e più efficace espletamento dei compiti e delle funzioni attribuiti all’Organismo, quest’ultimo si avvale dell’attività dell’Internal Audit in quanto ufficio dotato di competenze tecniche e risorse idonee a garantire lo svolgimento su base continuativa delle verifiche, delle analisi e degli altri adempimenti di competenza dell’Organismo. In ordine alle funzioni delegate dall’Organismo, la responsabilità derivante dall’esercizio di dette funzioni ricade sull’Organismo nel suo complesso.

  • Sistema di Gestione di segnalazione delle violazioni ex D.lgs. 24/2023

    Reale Group, nel perseguimento dei propri obiettivi, è impegnato a contrastare ogni eventuale comportamento che costituisca una violazione di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ne ledono l’interesse o l’integrità.

    A tal fine, ciascuna Società italiana del Gruppo ha approvato il “Sistema di gestione di segnalazione delle violazioni” ex D.lgs. n. 24/2023, strumento rivolto a tutti i dipendenti e agli stakeholders delle stesse e descritto nella specifica procedura di Gruppo. Tale Sistema atto alla segnalazione di potenziali violazioni, è definito, nel rispetto della vigente normativa, per attuare concretamente i principi di trasparenza e legalità su cui si fonda l’agire etico del Gruppo, per tutelare gli interessi degli stakeholders, e, infine, per rafforzare i presidi già esistenti in tema di controlli interni.

    In attuazione della Direttiva UE 1937/2019, il D.lgs. n. 24/2023 prevede la possibilità di effettuare una segnalazione tramite una piattaforma informatica dedicata, di cui il Gruppo si è dotato, che consente di accedere a un Canale di Segnalazione Interna specifico per ogni Società; tale piattaforma è accessibile attraverso il seguente link :

    all’interno del quale è possibile consultare la Procedura per la presentazione e la gestione delle segnalazioni di violazioni ex D.lgs. n. 24/2023.

    Ciascuna Società ha affidato il ruolo di Gestore del Canale di Segnalazione Interna (GCSI), come previsto dalla normativa, a un organo costituito in forma collegiale, composto da:

    • il soggetto che ricopre il ruolo di Presidente, pro tempore, dell’Organismo di Vigilanza della Società;

    • il soggetto che ricopre il ruolo di Titolare, pro tempore, della funzione Internal Audit di Gruppo;

    • il soggetto che ricopre il ruolo di Titolare, pro tempore, della funzione Internal Audit della Società.

    Al GCSI, nella sua collegialità, è attribuita la responsabilità delle attività previste dal Decreto, da svolgersi con diligenza e tempestività. Tale organo è dotato dell’autonomia, imparzialità e indipendenza, nonché di adeguate conoscenze tecniche, organizzative e della struttura aziendale, che permettono una gestione appropriata delle segnalazioni e delle attività connesse. Nello svolgimento dei propri compiti, il GCSI può avvalersi del personale interno della funzione di Internal Audit, specificamente formato. Per gli approfondimenti e il supporto necessari nella fase di indagine, il GCSI può richiedere la collaborazione delle funzioni aziendali/di Gruppo competenti sui temi oggetto della segnalazione.