Le funzioni di controllo

  • La funzione di revisione interna (Internal Audit)

    Alla funzione Internal Audit compete, da un lato, il controllo, in un’ottica di terzo livello, anche con verifiche in loco, del regolare andamento dell'operatività e dell’evoluzione dei rischi, e, dall'altro, la valutazione della completezza, dell’adeguatezza, della funzionalità e dell’affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli organi aziendali i possibili miglioramenti.

    La funzione Internal Audit è collocata alle dirette dipendenze al Consiglio di Amministrazione, con cui comunica direttamente, al fine di assicurarne la sostanziale indipendenza e autonomia rispetto alle strutture operative sottoposte al suo controllo e l’estraneità alla conduzione operativa delle attività aziendali.

    La funzione ha un rapporto costante con il Collegio Sindacale della banca, il quale vigila e valuta l’operato della stessa, in particolare sotto i profili dell’adeguatezza del corretto assolvimento dei compiti e l’adeguato coordinamento, promuovendo gli interventi correttivi delle carenze e delle irregolarità rilevate. Il Collegio Sindacale è destinatario della stessa documentazione fornita agli amministratori in vista della tenuta delle riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché di quella redatta dalle singole funzioni aziendali di controllo.
    La funzione inoltre collabora con la società di revisione, scambiando ogni informazione necessaria al fine della valutazione del sistema dei controlli interni.

    La funzione di Revisione Interna uniforma la propria attività agli standard professionali comunemente accettati a livello nazionale e internazionale e, in particolare:

    • valuta la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità, l’affidabilità delle altre componenti del sistema dei controlli interni, del processo di gestione dei rischi e degli altri processi aziendali;

    • valuta l’efficacia del processo di definizione del RAF, la coerenza interna dello schema complessivo e la conformità dell’operatività aziendale al RAF;

    • verifica la regolarità delle diverse attività aziendali, incluse quelle esternalizzate, l’evoluzione dei rischi ,il monitoraggio della conformità alle norme, il rispetto dei limiti previsti dai meccanismi di delega, il pieno e corretto utilizzo delle informazioni disponibili nelle diverse attività, l’adeguatezza, l’affidabilità complessiva e la sicurezza del sistema informativo (ICTaudit).

    L'azione della funzione si concretizza attraverso periodiche valutazioni, attività di analisi e di valutazione, la proposizione di azioni correttive per rimuovere le criticità riscontrate nel corso delle verifiche e il successivo monitoraggio della loro effettiva realizzazione (o formalizzata accettazione del rischio residuo).
    La Funzione, in coerenza con quanto previsto dalla normativa di riferimento, si è dotata di un regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione, in cui sono disciplinati in modo dettagliato aspetti quali la struttura, il funzionamento, i compiti della funzione medesima e del suo responsabile, ecc.

  • La funzione di Risk Management

    La funzione Risk Management è responsabile dell’implementazione di controlli con l’obiettivo di concorrere alla definizione di metodologie di misurazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio/rendimento assegnati per le singole fattispecie di rischio.

    La funzione Risk Management:

    • assicura che siano fornite agli organi di vertice informazioni che permettano un'effettiva conoscenza del profilo di rischio della banca;

    • collabora alla definizione e alla periodica revisione del RAF (Risk Appetite Framework) che individua l'appetito per il rischio e le soglie di tolleranza ai rischi della banca;

    • definisce le metodologie di misurazione e valutazione dei rischi sia in chiave attuale, sia prospettica e le relative analisi di stress test;

    • verifica l’attuazione delle politiche di governo dei rischi;

    • cura la redazione del Resoconto ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process) e ne presidia in via continuativa i processi connessi;

    • effettua valutazioni indipendenti dei profili di rischio.

    La Funzione, in coerenza con quanto previsto dalla normativa di riferimento, si è dotata di un regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione, in cui sono disciplinati in modo dettagliato aspetti quali il modello organizzativo, la politica di gestione dei rischi, i compiti della funzione medesima e del suo responsabile, ecc.

  • La funzione di Compliance e Antiriciclaggio

    La funzione Compliance e Antiriciclaggio è collocata alle dirette dipendenze del Consiglio di Amministrazione, con la finalità di assicurare la necessaria autonomia ed indipendenza di valutazione.
    La Funzione presidia, secondo un approccio risk based, la gestione del rischio di non conformità normativa con riguardo a tutta l’attività aziendale, valutando quindi che l’organizzazione e le procedure aziendali interne siano adeguate a prevenire il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite patrimoniali o danni di reputazione, in conseguenza di violazioni di leggi, regolamenti o provvedimenti delle Autorità di Vigilanza ovvero di norme di autoregolamentazione.

    In particolare, la Funzione è direttamente responsabile della gestione del rischio di non conformità alle norme che riguardano l’esercizio dell’attività bancaria e di intermediazione, la gestione dei conflitti di interesse, la trasparenza nei confronti della clientela e, più in generale, la disciplina posta a tutela del cliente/consumatore, nonché per tutte quelle norme per le quali non siano previste forme di presidio specialistico all’interno della Banca.

    Ferme restando le responsabilità per l’espletamento dei compiti previsti da normative specifiche, alla Funzione sono attribuiti i seguenti compiti e responsabilità:

    • fornire ausilio alle strutture aziendali per la definizione delle metodologie di valutazione dei rischi di non conformità alle norme;

    • identificare in via continuativa le norme applicabili all’impresa, valutare il loro impatto sui processi e le procedure aziendali e assicurare che vengano adottati i necessari adeguamenti organizzativi;

    • individuare idonee procedure per la prevenzione del rischio rilevato, con possibilità di richiederne l’adozione, verificandone l’adeguatezza e la corretta applicazione;

    • valutare l’efficacia degli adeguamenti organizzativi adottati dall’impresa e conseguenti alle modifiche di volta in volta suggerite per la prevenzione del rischio di non conformità alle norme;

    • predisporre adeguati flussi informativi diretti agli Organi sociali della Banca e alle altre strutture coinvolte.

    La Funzione, in coerenza con quanto previsto dalla normativa di riferimento, si è dotata di un regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione, in cui sono disciplinati in modo dettagliato i principi, le regole e i criteri da adottare affinché la Banca e la sua rete distributiva esterna siano adempienti agli obblighi previsti dalla vigente normativa oltre alla struttura, il funzionamento, i compiti della funzione medesima e del suo responsabile.

    La Funzione assicura altresì il presidio inerente la prevenzione e il contrasto della realizzazione di operazioni di riciclaggio e finanziamento al terrorismo, ai sensi del Provvedimento Banca d’Italia 10 marzo 2011, recante disposizioni attuative in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l’utilizzo degli intermediari e degli altri soggetti che svolgono attività finanziaria a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, ai sensi dell’art. 7 comma 2 del Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n.231..

    Alla Funzione sono attribuiti i seguenti compiti e responsabilità:

    • identificare le norme applicabili e valutare il loro impatto sui processi e le procedure interne;

    • collaborare all’individuazione delle procedure finalizzate alla prevenzione e al contrasto del rischio di riciclaggio;

    • verificare l’idoneità del sistema dei controlli interni e delle procedure adottate e proporre le modifiche organizzative e procedurali necessarie o opportune al fine di assicurare un adeguato presidio dei rischi;

    • prestare consulenza e assistenza agli organi aziendali e all’alta direzione; in caso di offerta di prodotti e servizi nuovi, la funzione effettua in via preventiva le valutazioni di competenza;

    • verificare l’affidabilità del sistema informativo di alimentazione dell’AUI aziendale;

    • trasmettere mensilmente all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) i dati aggregati concernenti le registrazioni nell’AUI attraverso la funzione aziendale incaricata;

    • curare, in raccordo con le altre funzioni aziendali competenti in materia di formazione, la predisposizione di un adeguato piano di formazione, finalizzato a conseguire un aggiornamento su base continuativa del personale dipendente e dei collaboratori;

    • predisporre flussi informativi diretti al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale.

    Anche ai fini di cui sopra, la Funzione si è dotata di una politica, approvata dal Consiglio di Amministrazione, in cui sono disciplinati in modo dettagliato i principi, le regole e i criteri da adottare affinché la Banca e la sua rete distributiva esterna siano adempienti agli obblighi previsti dalla vigente normativa.